07 Mar Riceviamo e pubblichiamo l’ultima comunicazione del Bukó Circolo Virtuoso
Circolo solo per i soci?
Circolo per tutti, visto che la tessera era gratis per tutti i richiedenti. Cinema gratuito, music club aperto alle band emergenti e non, ma soprattutto al pubblico che poteva assistere gratuitamente ai live music senza biglietto d’ingresso. Theatre show club in cui si sono esibiti progetti solisti o anche di compagnie teatrali. Circolo che ha sostenuto progetti locali, regionali, nazionali ma anche internazionali, ospitando tre progetti di scambio culturale finanziati dal programma Erasmus+. Al Bukó sono passati artisti di varie vedute, di varie misure ma anche tante associazioni, per i diritti dei migranti, per i diritti LGBTQ, contro tutte le intolleranze e in favore delle minoranze che non vedevano garantiti i propri diritti, anche nei periodi dove le garanzie dei diritti di certe minoranze non erano tanto di moda o politically correct.
Al Bukó si sono succeduti tanti a dibattere di referendum o di elezioni amministrative, tanti a dire la propria sull’astensione, tanti a parlare della mala gestione politica delle amministrazioni locali e non, e tanti a discutere di come il mondo potrà cambiare soprattutto a partire dai desideri di libertà ed emancipazione dal potere del denaro e delle oligarchie che ci affossano in continuazione.
Il Circolo Virtuoso Bukó è stato tempio del buon mangiare e del buon bere con prodotti vitivinicoli, con le birre artigianali e con distillati e liquori del territorio e non. Non a caso dietro al bancone del circolo padroneggiava la scritta “Abbiamo prodotti genuini, buone birre e ottimi vini per non parlare dell’olio…non vogliamo il petrolio!” per sostenere la filiera corta locale e, al contempo, sostenere la lotta NOTRIV qui in Provincia di Benevento come in tutta Italia. A sostegno dei prodotti locali tante sono state le degustazioni dei prodotti locali, nelle quali sono stati coinvolti veri artigiani del sapore ma anche artisti della tavola.
Il Bukó si è allacciato al Distretto di EcoVicinanza e alla gestione eco-sostenibile delle economie locali adottando il sistema del Soldo Corto, moneta artigianale locale tra aziende corte e responsabili per un’economia condivisa e una resistenza economica sannita.
Primo presidio della Poesia Slam campana, il Bukó ha ospitato i primi slam, che successivamente si sono inquadrati nel calendario LIPS (Lega Italiana Poesia Slam) e che hanno portato i primi campani alle finali nazionali. Luogo dove tanti scrittori ed illustratori hanno avuto modo di presentare i loro lavori, il Bukó ha favorito processi culturali precedentemente rintracciabili solo in librerie o posti da sempre predisposti a questo scopo che però da tempo, a Benevento, stavano solo sparendo uno dopo l’altro.
Festa e goliardia non sono mai mancati nei meandri del Bukó, ovviamente, ma – chi c’è stato lo sa! – per nulla si sono mai inquadrati nella diffusa gestione della movida del resto della città: pulizia del vicolo, rispetto degli orari per la diffusione della musica e onnipresenza dei dovuti permessi, presenza costante contro fenomeni di vandalismo hanno da sempre distinto la gestione del Bukó dalla gestione degli altri locali che con la “movida” costringono a soffrire d’insonnia e di ipocondria i cittadini del centro storico di Benevento.
Grazie a chi c’è stato dal 2013 al Gennaio del 2018. Grazie anche a chi non c’è stato, perché ha dato modo al Bukó di essere ciò che è stato, senza doversi modellare ai capricci dei troppi snob e pretenziosi consumatori irresponsabili.
Dal 7 Gennaio 2018 il Bukó ha chiuso i suoi meandri e, se vi state chiedendo quali sono le ragioni di tale gesto, piuttosto che essere faciloni e superficiali pensando subito al denaro, all’affluenza o alla stanchezza dei gestori, fate un passo indietro e guardate bene in giro, considerando due cose: se a Benevento ci sono altri posti simili e se veramente Benevento voleva un posto così.
L’8 Marzo 2018 il Bukó avrebbe compiuto 5 anni. Ora, invece, Via Stanislao Bologna è vuota!
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