Santana - "Soul Sacrifice" chiude il set infuocato di Woodstock - Radio Città Benevento
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Santana – “Soul Sacrifice” chiude il set infuocato di Woodstock

Santana – “Soul Sacrifice” chiude il set infuocato di Woodstock

Santana – “Soul Sacrifice” chiude il set infuocato di Woodstock

Ad agosto del 1969 sul palco di Woodstock sale un sestetto sconosciuto ai più, ma che a San Francisco rappresentava già un mito: si faceva chiamare Santana Blues Band. Li ha fortemente voluti lì (o meglio imposti) il loro manager, Bill Graham, padre-padrone del rock di San Francisco. Graham, che aveva in pugno le superstar della musica psichedelica (Jefferson Airplane e Grateful Dead) aveva patteggiato con gli organizzatori del festival. “Li avrete a Woodstock”, aveva detto Graham riferendosi a Dead e Airplane, “se prendete il gruppo su cui sto puntando”. Detto, fatto. I Santana saliranno sul palco del Festival di Woodstock per un set infuocato che si chiude con una canzone che passa alla storia del rock. “Avevo preso dell’Lsd prima di salire sul palco di Woodstock”, ha raccontato anni dopo Carlos Santana, “e per quasi tutto il tempo ero in un’altra dimensione. Ma, sul brano finale, Soul Sacrifice, è come se mi fossi svegliato di colpo”. Il brano, uno strumentale trascinante condotto magistralmente dalla Gibson di Santana, è impreziosito da uno spettacolare assolo di batteria di Michael Shrieve (allora ventenne). Non c’è brano migliore da ascoltare in questo periodo, in cui la musica più che mai è davvero il cibo per le nostre anime.

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